La Federazione lavoratori costruzioni (Flc) è il sindacato unitario di riferimento per i lavoratori delle aziende del legno, edili e lapidei, costituito a livello nazionale il 3 agosto 1972 con la riunione dei tre consigli generali della Filca, Fillea, Feneal, nell'ambito del processo unitario che portò alla costituzione della Federazione unitaria Cgil Cisl e Uil. Nella provincia di Pesaro e Urbino la Flc si costituisce il 5 maggio 1973. il 14 febbraio 1984 il "Patto di San Valentino" firmato dal governo Craxi, dalla Confindustria, dalla Cisl e dalla Uil, mette sostanzialmente fine alla Federazione unitaria Cgil-Cisl-Uil e in conseguenza alle articolazioni unitarie di categoria tra cui l'Flc, nella provincia di Pesaro e Urbino l'attività è documentata a fino al 1975.
La Federazione nazionale coloni e mezzadri nasce con il Congresso di Siena del 12 e 14 dicembre 1947, e aderisce alla Confederazione dei lavoratori della terra (Confederterra), costituita con il Congresso di Bologna nell'ottobre 1946. Al momento della fondazione la Federazione contava già 280.000 iscritti e al II Congresso di Pesaro del 1950 gli aderenti erano diventati 478.768.
Il sindacato Federmezzadri di Pesaro è attivo dal 1947, ma dei primi anni di attività non si sono conservate testimonianze scritte, ne abbiamo notizia dal Congresso della Camera del lavoro provinciale del 1947 e da accordi del 1945-1946 in cui i segretari della Camera del lavoro figurano come rappresentanti, ma occorre arrivare al 1952 con il III Congresso provinciale per constatare una maggiore autonomia e organicità.
La Federazione nazionale lavoratori dell'energia Cgil nasce con il Congresso di Rimini del 23 aprile 1977, con l'unificazione di Fidae ( Federazione italiana dipendenti aziende elettriche), di Fidag (Federazione italiana dipendenti aziende del gas) e Filda (Federazione italiana lavoratori degli acquedotti). La Fnle opera quindi nel settore degli acquedotti, del gas ed elettricità, nonché dei Centri di ricerca (Cise, Cesi, Ismes), della Cassa conguaglio del settore elettrico e della Cispel.
Il Comprensorio di Pesaro e Urbino della Fnle si costituisce con il I Congresso, tenuto a Pesaro il 23 maggio 1981. Il 16 giugno il Direttivo elegge Augusto Recchi Segretario. Rappresenta i lavoratori dell'Enel per gli elettrici e dell'Amga per Gas e acqua. Ha una forte rappresentatività fra i lavoratori perché oltre alle vertenze segue il settore previdenziale per la gestione del fondo integrativo per i contributi unificati.
La Federbraccianti si costituisce a Ferrara al Congresso che si tenne dal 25 al 29 gennaio 1948. La Federbraccianti era uno dei quattro sindacati aderenti alla Confederterra, nata a Bologna nell'ottobre del 1946, subentrata alla Federterra che, dal 1901 al 1945, aveva riunito tutti i lavoratori dell'agricoltura. La Federbraccianti rappresenta gruppi del proletariato agricolo come gli avventizi, le mondariso e i salariati fissi. Le forme di lotta adottate nel secondo dopoguerra si intrecciano con la lotta politica facendo pressione sui governi per riformare i metodi di distribuzione del lavoro e per contrastare il caporalato. Dopo la scissione sindacale, nel 1948, il governo attraverso fenomeni di clientelismo favorisce la crescita del sindacato cattolico e la Federbraccianti spinge per forme di resistenza a oltranza, arrivando al boicottaggio degli uffici del lavoro e l'elezione diretta dei collocatori. Queste azioni porteranno al contrasto con la CGIL di Di Vittorio che nel 1949, scavalcando la Federbraccianti, troverà un accordo con il Governo. La Federbraccianti riuscì a imporre il diritto di trattare a livello nazionale per estendere le conquiste normative delle aree territoriali più forti agli operai agricoli di tutto il paese. Nel 1949 si ha il primo accordo nazionale, seguito dal Patto nazionale per i braccianti del 1950 e quello per i salariati fissi del 1951. Nonostante I primi accordi nazionali non segnino avanzamenti significativi, rappresentano comunque il riconoscimento formale della forza del sindacato in un periodo storico che vede la repressione degli scioperi con le armi e che causano nell'arco di pochi anni, dal 1945 al 1954, 109 morti, 148.269 arresti e 61.234 condanne. Lo sforzo del sindacato e del Partito comunista fu quello di contenere la violenza nella lotta politica e sindacale.