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Lupieri, Siro
MdM_IT_P_00585 · Person · 1917 ago. 25 - 1985 apr. 15

Friulano, ma pesarese di adozione, antifascista e comunista, durante il ventennio fascista si rifugia in Francia, a Parigi, dove conosce la sua compagna di lotta e di vita: Lea Trivella. Insieme combattono le forze d’occupazione tedesche in Francia, dopo l’invasione nazista del paese, dal 1940 al 1943. Con la caduta del governo di Mussolini e il suo arresto, Lupieri rientra in Italia con la compagna Trivella, portando con se l’esperienza di guerriglia urbana maturata a Parigi. Nell’ottobre del 1943, si rendono evidenti i limiti operativi e la funzione della GN, inadeguata a sostenere l’intensificarsi della pressione delle forze di occupazione tedesche e fasciste sulla popolazione, in particolar modo nei centri urbani. Per tale motivo il CLN decide di articolare la lotta armata creando nelle montagne i distaccamenti d’assalto Garibaldi (poi Brigate) e nelle città i GAP (Gruppi d’Azione Patriottica). Il 1 novembre 1943 viene formalizzata la Brigata GAP Pesaro e Lupieri, con nome di battaglia Basilio, viene indicato come comandante. Secondo quanto dichiarato da Sandro Severi nel novembre del 1991, Siro Lupieri pianifica e guida l’operazione di sabotaggio del deposito di mine di Montecchio del 21 gennaio 1944. Dopo la fine del secondo conflitto mondiale, ricopre numerosi incarichi politici e pubblici: Assessore provinciale, comunale, sindacalista, consigliere di amministrazione della COOP e dal 1975 ne diventa presidente. Gli viene attribuita la Croce al merito di guerra per l’attività partigiana.

Lupi, Enzo
MdM_IT_P_00604 · Person
Lupatelli, Francesco
MdM_IT_P_00582 · Person · 1923 gen. 27 - 2009 ago. 19

Francesco Lupatelli nasce il 27 gennaio del 1923 in comune di Cantiano nella frazione di Pontedazzo da una famiglia di estrazione contadina che ha da poco lasciato il podere mezzadrile col cui nome,”Ca’ Giuanni”, i membri della famiglia continueranno ad essere chiamati in paese. Orfano di madre sin da tenera età sarà allevato dalla zia Anna con il fratello Avellino e il cugino Antonio che pure ha perso la madre nella stessa epidemia “spagnola” del 1925. Dopo gli studi elementari nella pluriclasse di Pontedazzo e poi nelle scuole del capoluogo lavorerà come operaio da prima a Spoleto, dove frequenterà le scuole serali di arti e mestieri, poi nelle officine Baldeschi e Sandreani a Cantiano.
Dopo l’8 settembre con altri giovani cantianesi si unisce al nucleo di antifascisti italiani e di ex internati slavi che da vita alla prima formazione partigiana della provincia, quella che sarà poi la 5° Brigata Garibaldi.
Sulla guerra Partigiana Francesco tornerà curando con Diego Fiumani e William Azella la regia del documentario “Notte di Inverno” per il Comitato per il Ventennale della Liberazione e poi dando alle stampe nel luglio 2000 il volumetto “Cronache Partigiane”.
Nella guerra partigiana matura la sua adesione al Partito Comunista che lo vedrà impegnato come attivista nel corso degli anni Quaranta e Cinquanta, segretario della Federazione Giovanile comunista della Provincia di Pesaro e Urbino dal 1946 al 1949 per frequentare poi la scuola di Partito alle Frattocchie nel 1949-50.
Nel 1951 viene eletto in Consiglio Comunale di Pesaro dove ricopre l’incarico di capo-gruppo per entrare poi come assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica nelle giunte De Sabbata sino al 1959.
Nel 1953 si sposa con Rosina Fraternali che scomparirà prematuramente nel 1975 e nel 1955 nasce suo figlio Giampiero.
In questo periodo consegue il diploma di Maestro d’Arte presso l’Istituto Statale d’Arte di Pesaro e consegue l’abilitazione all’insegnamento. Nel 1960, vinto il concorso nazionale, inizia l’insegnamento di Disegno Professionale nell’Istituto Statale d’Arte A. Celli di Cagli, cattedra che terrà sino alla pensione nel 1980.
Durante l’insegnamento continuerà a ricoprire incarichi amministrativi, costituendo e presiedendo l’azienda municipalizzata delle Farmacie Comunali a Pesaro e, dopo una consigliatura nel ruolo di capogruppo di opposizione, ricoprendo l’incarico di Sindaco del Comune di Cagli a cui è eletto nel 1970. Dal 1971 al 1975 è nel Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale San Salvatore a Pesaro, nel 1976 è nominato Presidente dell’Istituto Autonomo Case Popolari della provincia di Pesaro, incarico che manterrà sino al 1984.
All’esperienza amministrativa affianca quella aziendale assumendo nel 1982 l’incarico di Presidente della Cassa Rurale e Artigiana di Villa Fastigi che manterrà sino al 1991; nel 1983 entra nel Consiglio di Amministrazione della Finanziaria Regionale Marche dove resterà sino al 1990 partecipando alla amministrazione di società partecipate come l’Associazione Moda e Cultura, il Consorzio del Mobile, Ancopesca.
Dalla metà degli anni Novanta si ritira dalla vita attiva e torna a Cantiano nella casa di vacanza dove la cura dell’orto, la frequentazione degli amici al tavolo di gioco e le buone letture saranno le sue occupazioni. Nel 2005 l’aggravarsi di condizioni di salute sempre fragili lo portano a Reggio Emilia presso il figlio con brevi parentesi estive nella amata residenza cantianese.
La morte lo raggiunge a Reggio Emilia il 19 Agosto 2009 dopo un lungo ricovero ospedaliero.

Lugli, Michele
MdM_IT_P_00588 · Person · [192-?] -

Segretario del Sindacato provinciale facchini di Pesaro negli anni Quaranta e Cinquanta.

Lugli, Bruno
MdM_IT_P_00609 · Person · 1901 lug. 21 - 1937 lug. 16

Bruno Lugli era nato a Trasanni (Urbino) nel 1901 e molto giovane entra nella lotta politica. Nel 1920 diventa segretario del Circolo giovanile repubblicano distinguendosi per il suo impegno nella difesa dei diritti dei cittadini. Nel 1922 si trasferisce a Roma. All'indomani dell'assassinio di Giacomo Matteotti, alcune testimonianze riportano che il Lugli abbia cercato di organizzare un attentato a Benito Mussolini. Cosa che non gli riuscirà. Dopo un periodo di permanenza in Svizzera e successivamente in Francia, Bruno Lugli parte per la Spagna dove con il battaglione Garibaldi si distinguerà nella guerra civile spagnola. Sarà colpito a morte il 16 luglio 1937 a Villanueva del Pardillo. La sua tomba, inizialmente segnalata nel cimitero del Fuencarral con il numero 326, è stata successivamente localizzata nel Cimitero di Saragoza. Per onorare la sua memoria, il 15 luglio 1944 la Brigata Garibaldi viene intitolata a "Bruno Lugli".

Lugli, Armando
MdM_IT_P_00608 · Person · 1899 apr. 1 - 1987 giu. 23

Armando Lugli fu membro del Comitato nazionale di liberazione - CNL costituitosi a Pesaro nel 1943, fra i fondatori del Partito d'Azione e in seguito presidente del CNL provinciale nel 1945. Fratello di Bruno Lugli, garibaldino volontario in Spagna nella guerra contro il franchismo, caduto a Villanuova del Pardillo il 16 luglio 1937.