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Record d'autorità
Polizia
Ente
Polenghi Bertarelli, Lina
Persona · 1865-1945

Lina (Carolina) Polenghi Bertarelli nacque a Brescia nel 1865, figlia di un padre irredentista. Trascorse l'infanzia in Val Sabbia, territorio cui rimase profondamente legata e dove tornò spesso anche in età adulta. La sua produzione letteraria riflette questo legame affettivo e paesaggistico, divenuto materia poetica in diverse sue raccolte.

Nel 1915 si trasferì a Desenzano del Garda, anno in cui pubblicò anche il suo primo volume di liriche, "Versi?". Nonostante il grave lutto per la morte del figlio Manlio, suicidatosi dopo la Prima guerra mondiale, Polenghi Bertarelli continuò ininterrottamente a scrivere e pubblicare, ottenendo riconoscimenti e apprezzamenti da ambienti letterari e culturali.

La sua produzione è dominata dalla poesia, con numerose raccolte pubblicate tra il 1920 e il 1944.

Accanto all’attività poetica, si dedicò anche alla narrativa breve, pubblicando due raccolte di novelle: "Errare humanum est" (Como, 1932) e "E tutte non son storie" (Brescia, 1943).

Nel 1939 pubblicò una raccolta di poesie intitolata "Livemmo – Paesello di montagna" (1939), dedicato al borgo di Livemmo (Pertica Alta), dove l’autrice soggiornò a lungo, spesso ospite dell’Albergo Prealpi, e a cui dedicò numerose poesie (Ad esempio: "Alla memoria del Cav. Angelo Piccini", "Mi chiedono se a Livemmo esistono le pinete", ecc.) . Morì a Desenzano del Garda nel 1945.