Luigi Bazoli nacque a Desenzano del Garda il 23 gennaio 1866. Completò gli studi liceali nel 1883 e si laureò in Giurisprudenza presso l’Università di Padova nel 1887. Esercitò la professione di avvocato, inizialmente nello studio dell’avvocato Giuseppe Tovini.
Negli anni Novanta dell’Ottocento fu tra i promotori di una coalizione cattolico-moderata che nel 1895 ottenne la vittoria alle elezioni amministrative comunali di Brescia. Fu uno dei più significativi artefici della vittoria amministrativa del movimento cattolico contro i liberali zanardelliani. In seguito a tale risultato fu eletto membro della deputazione provinciale di Brescia (1895–1902) e consigliere comunale (1895–1923). Dal 1915 al 1920 ricoprì l’incarico di assessore all’istruzione nella giunta municipale.
Nel 1919 fu eletto deputato alla Camera del Regno d’Italia nella XXV legislatura per il Partito Popolare Italiano, di cui fu tra i fondatori della sezione bresciana. Deputato al Parlamento nazionale, fu pure uno dei fondatori del Partito Popolare a Brescia.
Partecipò alla costituzione di diverse iniziative in ambito culturale ed educativo. Fu tra i promotori dell’editrice "La Scuola", dell’Associazione Maestri Cattolici "Tommaseo" e della rivista "Scuola Italiana Moderna".
Si ritirò progressivamente dalla vita pubblica dopo l’avvento del regime fascista. Morì a Desenzano del Garda il 24 maggio 1937.