Giorgio Montini nacque a Brescia nel 1860, figlio di Lodovico, industriale del settore conciario e fervente cattolico. Dopo gli studi a Brescia, si laureò in giurisprudenza a Padova nel 1882, ma non esercitò mai la professione forense. Dal 1881 al 1911 fu direttore de "Il Cittadino di Brescia", giornale cattolico fondato da Giuseppe Tovini, che contribuì a rendere uno dei principali organi del cattolicesimo sociale bresciano.
Montini fu figura di riferimento nella nascita del movimento cattolico organizzato in provincia di Brescia: assessore comunale tra il 1913 e il 1920, fu tra i fondatori a livello locale del Partito Popolare Italiano, venendo eletto deputato nel 1919, e poi confermato nel 1921 e nel 1924. Si schierò contro il fascismo e partecipò alla secessione dell’Aventino. Con l’avvento della dittatura e lo scioglimento del partito, si ritirò a vita privata ma continuò a lavorare nel campo delle opere cattoliche.
Fu padre di Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI.
Morì nel 1943 a Concesio.