La FILM (Federazione italiana lavoratori del mare) si costituisce a livello nazionale nel 1901 e nel 1981 confluisce nella Filt insieme agli altri sindacati dei trasporti. A livello provinciale è presente documentazione a partire dal 1945 relativa all'attività svolta a sostegno della Cooperativa marinai e pescatori di Pesaro.
La Fidae si ricostituisce nel 1945 sulla base dell'organizzazione preesistente nel 1919-1926. La Federazione gravita su Milano dove erano concentrate le aziende elettriche. Il primo Congresso fondativo si tiene nell'estate 1946, nel 1948, la scissione sindacale non provoca inizialmente conseguenze in quanto la caratteristica dell'organizzazione era rivolta soprattutto agli aspetti rivendicativi e prevalentemente apartitica. Ma a fine 1949 la corrente cristiana fonda un proprio sindacato, nel 1950 la Cisnal dà vita alla Flesni (Federazione lavoratori elettrici sindacato nazionale italiano) e nel 1958 nascerà, promossa dalla Uil pubblici servizi, la Uilps. Le scissioni comportarono un calo degli iscritti che dai 41.660 del 1946 passarono a 22.663 nel 1958. Nel 1977, insieme alla Federazione italiana dipendenti aziende del gas (Fidag) e alla Federazione italiana lavoratori degli acquedotti (Filda) darà origine alla Federazione nazionale lavoratori delle energie (Fnle).
A Pesaro la Fidae si costituisce come Sezione sindacale provinciale il 7 dicembre 1963 con Emilio Roberti segretario e Igino Rapini vice segretario.
L'Inca (Istituto Nazionale Confederale di Assistenza) nasce l'11 febbraio 1945 in occasione del I° Congresso della Cgil. La sua missione è quella di difendere i diritti dei lavoratori, delle lavoratrici e di tutti i cittadini italiani, anche residenti all'estero e contribuire a riformare la legislazione sociale per realizzare un sistema di protezione basato sui principi di uguaglianza e libertà.
Nel 1947 una legge dello Stato italiano ha riconosciuto il ruolo e la funzione degli Enti di patronato attribuendo ad essi il compito di assistenza per il riconoscimento dei diritti in base alle normative in materia di: previdenza, salute e benessere nei luoghi di lavoro, infortuni e malattie professionali e prestazioni socio assistenziali.
La legge n. 152 del 2001, aggiornando la disciplina degli Istituti di patronato e confermandone le funzioni, ha previsto nuovi campi di intervento. Nel 2008 un nuovo Regolamento ha ulteriormente esteso gli ambiti d'azione.
L'Inca rappresenta una delle quattro verticalità del Sistema dei Servizi della Cgil, composto da Sol (Servizi orienta lavoro), Uvl (Uffici vertenze e legale) e Caaf Centri di assistenza autorizzata fiscale).
Inoltre, l’Inca fa parte integrante del Coordinamento patronati (Ce.Pa) insieme a Inas, Ital e Acli, che rappresenta la sede unitaria dei maggiori patronati italiani di emanazione sindacale, per l'elaborazione di proposte migliorative del sistema previdenziale e di welfare anche nel confronto con gli Istituti di previdenza pubblici italiani.
La struttura dell’Inca è formata a livello nazionale dal Presidente, dal Collegio di presidenza e dal Consiglio di amministrazione, le sedi regionali hanno funzioni di coordinamento e di programmazione dell’attività delle strutture territoriali, garantendo il necessario raccordo con il livello nazionale. Le sedi provinciali assicurano la gestione e l’erogazione dei servizi, attraverso gli uffici e gli operatori specializzati. La struttura delle sedi provinciali prevede un direttore nominato dalla Segreteria su proposta del Direttivo della Cgil.
I servizi di cui si occupa l’INCA sono la previdenza, che è tradizionalmente al centro dell'intervento dell'Istituto, accreditato negli anni come punto di riferimento per le tematiche che riguardano la vita lavorativa, l'accesso alla pensione e la gestione dei trattamenti; la salute nei luoghi di vita e di lavoro, l'Inca infatti, sin dalle origini, ha caratterizzato la sua azione per contrastare il fenomeno degli infortuni e l’emersione delle malattie professionali. Altro ambito di intervento riguarda l’immigrazione e l’emigrazione dall’Italia, sin dai primi anni cinquanta l'Inca si è adoperata in favore dei nostri connazionali emigrati, operando per favorire la loro integrazione sociale nei Paesi esteri ospitanti, sviluppando rapporti di collaborazione con i sindacati, le Autorità e gli Enti previdenziali locali. Dopo la lunga stagione di emigrazione, in Italia l'ingresso dei cittadini stranieri è diventato un fenomeno strutturale e l'Inca ha saputo costruire una nuova interlocuzione con le Istituzioni italiane, quali il Ministero dell'Interno, le Questure, le Prefetture, a vario titolo coinvolte nelle procedure di regolarizzazione dei migranti, svolgendo inoltre un'azione importante per la modifica delle normative in materia di migrazione.
L’Inca infine cura gli interventi a favore della famiglia per l'assistenza alle persone nell'ottenere sia prestazioni economiche di natura assistenziale, destinate a integrare il reddito dei beneficiari, sia il riconoscimento del diritto ad astenersi dal lavoro per determinati periodi in occasione di maternità e paternità.