Biettini, Enrico

Area dell'identificazione

Tipo di entità

Persona

Forma autorizzata del nome

Biettini, Enrico

Forma(e) parallele di nome

    Forme normalizzate del nome in conformità ad altre regole

      Altra(e) forma(e) di nome

        Codice identificativo dell'ente

        Area della descrizione

        Date di esistenza

        1936 apr. 6 -

        Storia

        Nasce nel 1936 a Roma. I genitori non lo riconoscono e viene adottato da una famiglia di contadini del sud della Ciociaria. Vive ad Arnara di Frosinone. Sono anni decisivi per la sua adesione al Partito socialista: nella sua infanzia tocca con mano la tragica miseria di quelle terre, mentre macina giorno per giorno i chilometri nel fango per raggiungere il paese. «Se non si voleva camminare nella fanga, perché era umiliante arrivare in paese tutti sporchi ed essere derisi delle nostre condizioni, allora si doveva camminare nella strada bianca, ma si allungavano ancora di più le distanze» ha dichiarato in un’intervista rilasciata nel 2005. Nel paese riesce a frequentare la scuola fino alla quinta elementare. Poi è costretto a interrompere, per andare al pascolo. Studia di notte, con il lume a petrolio e d’estate dà lezioni di ripetizione ai ragazzi della zona rinviati a ottobre, nelle pause dal lavoro. Nel 1948, a soli dodici anni si avvicina alla politica ed entra nel Fronte popolare, facendo volantinaggio per il Partito socialista nella sua zona. Lo spinge uno spiccato senso di giustizia sociale, maturato leggendo parole di Garibaldi. A quattordici anni lascia la sua famiglia adottiva e ritorna in brefotrofio sperando di poter migliorare la sua condizione e di poter studiare e coltivare il sogno di diventare insegnante. Non riesce a realizzarlo, ma dall’orfanotrofio romano viene portato alla 'Città dei ragazzi', fondata dove sorgeva il campo di Fossoli da don Zeno Saltini. Qui fa lavori di artigianato e gli viene concesso di andare a scuola. Sceglie come mestiere da apprendere quello del sarto. Ma dopo pochi mesi avviene per Enrico Biettini una nuova svolta. Dopo lo scioglimento della Città dei ragazzi per motivi economici si sposta all’orfanotrofio di Pesaro nel 1950, città consigliatagli da un sarto conosciuto a un comizio di Di Vittorio a Roma. Qui comincia a lavorare presso la sua bottega ed esce dall’orfanotrofio, venendo accolto per un anno a casa sua. All’inizio degli anni Cinquanta viene introdotto al sindacato da Otello Bonetti, cameriere, repubblicano mazziniano.
        Il 17 febbraio 1953 si iscrive al movimento giovanile socialista, dove gli viene proposto un impiego a tempo pieno, una sorta di tuttofare impegnato nel partito e nel sindacato. Nel 1959 la Cgil gli propone di spostarsi a Fano, dove la Camera mandamentale stava affrontando un momento difficile. Affianca Benito Severi, come vicesegretario: ha la responsabilità diretta del settore contadino nella Federmezzadri. Tra il 1959 e il 1961 è tra i protagonisti della mobilitazione dei lavoratori ortofrutticoli contro gli esportatori che non garantivano al momento della consegna dei prodotti un introito, né comunicavano loro i prezzi ed eventuali ricavi, ma li vincolavano a sé attraverso dei prestiti. Lo scontro sarebbe stato duro e sarebbe durato per settimane in una città blindata, ma avrebbe dato frutti: vengono aumentati i prezzi all’ingrosso, conferita una garanzia di base del valore dei prodotti, sono liberalizzati i rapporti di sudditanza tra contadini ed esportatori. Inoltre Biettini segue la battaglia portata avanti nei confronti dell’associazione nazionale bieticoltori per una liberalizzazione dei prodotti, rispetto al regime di monopolio esistente che imponeva prezzi in maniera unilaterale e ne differiva il pagamento.
        Nel 1964 torna a Pesaro. Al Congresso della Camera provinciale, è eletto segretario aggiunto alla Camera del Lavoro di Pesaro, come rappresentante della quota Psiup, in sostituzione di Giacomo Mombello, che lasciava la segreteria camerale ad Aldo Bianchi.
        L’incarico gli viene nuovamente rinnovato nel 1967, come esponente della Filtea. Nel 1969, in occasione del VII Congresso, è scelto tra i delegati al Congresso nazionale. Nello stesso periodo, tra il 1960 e il 1970, è eletto al consiglio comunale di Fano. Per tre anni riceve anche l’incarico di assessore, ma vi deve rinunciare per l’incompatibilità con il successivo incarico sindacale.
        All’VIII Congresso della Cgil viene confermato nella segreteria provinciale e nominato tra i delegati al Congresso nazionale. Dopo la confluenza del Psiup nel Pci nel 1972, Biettini passa al Psi, continuando a essere nominato segretario aggiunto della Camera del Lavoro e a seguire la Camera mandamentale di Fano. Nello stesso anno è nominato per la Cgil nel comitato direttivo e nella segreteria, assieme a Pino Monaldi, della federazione unitaria della Cgil, Cisl e Uil. Rimane nella segreteria camerale della Cgil fino al 1980, quando lascia il sindacato per l’incarico di segretario provinciale del Psi. Nel complesso, con i suoi sedici anni consecutivi, è la figura rimasta più a lungo nella segreteria nella storia della Camera del Lavoro di Pesaro.

        Luoghi

        Stato legale

        Funzioni, occupazioni, attività

        Mandato/Fonti autoritative

        Articolazioni interne/Genealogia

        Contesto generale

        Area delle relazioni

        Area dei punti di accesso

        Punti d'accesso per soggetto

        Punti d'accesso per luogo

        Occupazioni

        Area del controllo

        Identificatore del record di Autorità

        MdM_IT_P_00469

        Codice identificativo dell'istituto conservatore

        Norme e convenzioni utilizzate

        International standard archival authority - ISAAR (CPF), seconda edizione, ottobre 2003.
        Norme italiane per l'elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), seconda edizione, luglio 2014, regola E.1.1 Denominazione di autorità (per la redazione dell'elemento 5.1.2 di ISAAR (CPF) Forma/e autorizzata/e del nome).
        Norme italiane per l'elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), seconda edizione, luglio 2014, E.2.1 Date di esistenza. Normalizzazione (per la redazione dell'elemento di ISAAR (CPF) 5.2.1 (Date di esistenza)).

        Stato

        Bozza

        Livello di completezza

        Intermedio

        Date di creazione, revisione, cancellazione

        Creazione del record di autorità: 2 marzo 2020.
        Compilazione del record di autorità: 18 dicembre 2020.

        Lingue

        • italiano

        Scritture

          Fonti

          Profilo biografico di Enrico Biettini a cura di Marco Labbate in Archivio storico Cgil Pesaro.
          Archivio storico Cgil Pesaro, Camera del lavoro territoriale di Pesaro, CdLT - A b. 2, fasc. 6: CdLT – B b. 1.fasc. 19; CdLT - A b. 4 fasc. 10.
          Intervista a Enrico Biettini (a cura di Alessandra Arduini, 2005), in Cgil di Pesaro e Urbino (a cura di), Per una Causa Grande 1945 - 1990, Cgil Pesaro, [s.d.], p. 23-30.

          Note di manutenzione

          Creazione del record di autorità: Memorie di Marca.
          Compilazione del record di autorità: Anna Della Fornace.