Fonds CdLT - CGIL Camera del lavoro territoriale di Pesaro

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Reference code

CdLT

Title

CGIL Camera del lavoro territoriale di Pesaro

Date(s)

  • 1945 - 2021 (Creation)

Level of description

Fonds

Extent and medium

metri lineari 25; buste 153; fascicoli 931; 60 manifesti

Context area

Name of creator

Administrative history

La Camera del lavoro provinciale di Pesaro e Urbino si costituisce a Pesaro il 3 giugno 1907 con la denominazione di Camera del lavoro (Cdl), il discorso inaugurale è tenuto dall'avvocato Giuseppe Filippini al quale si deve l'intensa attività a favore delle leghe mezzadrili e delle lotte per la riforma dei patti colonici. Il 3 giugno viene approvato lo statuto e formata una Commissione provvisoria con lo scopo di organizzare le categorie non ancora costituite in leghe. A partire dal 1908 si intensifica l'attività organizzativa e si costituiscono le prime leghe: la lega dei marinai, dei contadini e ortolani, la società femminile operaia e la Fratellanza fabbri meccanici che approva il suo statuto e aderisce alla Confederazione generale del lavoro (Cgdl) e alla Federazione italiana operai metallurgici (Fiom). L'attività delle leghe prosegue in parallelo con quella della Camera del lavoro e nel corso dei primi anni viene annunciata più volte la nascita della Camera del lavoro, fino al 1911 quando viene eletto Segretario Giuseppe Ricci. Il 15 marzo 1914 si tiene il I Congresso camerale con la presenza di 24 leghe per 1641 iscritti, un secondo Congresso si tiene nel febbraio 1915, ma il 5 giugno, dopo una fase di divergenze fra il Consiglio generale e il Segretario Ricci, viene comunicata al Ministero dell'interno lo scioglimento della Camera del lavoro.
La rinascita della Camera del lavoro avviene nel 1919 in un clima completamente cambiato, nell'arco di un anno si triplicano gli iscritti dopo le dure lotte contro la disoccupazione e con l'adesione dei lavoratori delle miniere di zolfo, delle fonderie e dei lavoratori del settore terziario. Le lotte più dure sull'intero territorio provinciale riguardano i mezzadri per il rinnovo dei patti colonici e i contadini che rappresentano la componente più significativa della Commissione esecutiva eletta al Congresso camerale del 29 aprile 1920. Dopo il 1924 a seguito delle violenze squadriste e della formazione di sindacati fascisti, che diventano gli unici interlocutori riconosciuti, la Confederazione generale del lavoro si scioglie.
Il secondo dopoguerra vede la rinascita della Camera confederale del lavoro (Ccdl) con tutte le componenti presenti nel Comitato di liberazione nazionale, la Segreteria viene infatti formata dai comunisti Bruno Alciati e Augusto Gabbani, dal democristiano Arnaldo Forlani, dall'azionista Giovanni Giordani e dal socialista Dante Spallacci che era presente anche nella Commissione esecutiva eletta al I Congresso del 1914. Nel 1945, nonostante le difficoltà organizzative interne, è presente un'intensa attività di contrattazione che porta, nel corso dell'anno, alla sottoscrizione di accordi per i metallurgici, i lavoratori dei laterizi, i fornai, tipografi, marinai e naviganti, falegnami, braccianti, lavoratori di alberghi e mense, fabbri, addetti al commercio e facchini.
Il I Congresso unitario della Camera confederale del lavoro (Ccdl) si tiene a Pesaro dal 22 al 24 aprile 1947, preceduto e seguito da contrasti e malcontenti per la scelta di nominare i delegati in base al peso delle diverse componenti, contrasti che porteranno nel 1948 alla rottura fra la componente democristiana e quella socialista e comunista. Il II Congresso del 1949 segue un anno di aspre lotte che vede anche il ricorso agli "scioperi alla rovescia". La Cgil registra un aumento considerevole degli iscritti e fra i dirigenti la componente comunista prevale nettamente. La Camera del lavoro ha in questi anni una struttura organizzativa debole che registra contrasti di ordine politico fra le diverse componenti; la mancanza di coordinamento della Camera del lavoro e delle categorie ha ricadute negative sull'attività del sindacato. Nel 1949 si decide di allargare la segreteria confederale a cinque componenti, fra i quali due dirigenti del mondo contadino per controllare l'eccessiva autonomia della Confederterra. Le uniche due categorie organizzate, con dirigenti stipendiati, sono infatti la Federmezzadri e gli edili. La Federmezzadri contava 17 funzionari e dirigenti stipendiati, con una grande sproporzione con le altre categorie e soprattutto con la Camera del lavoro. Nel 1951 molti dirigenti passano a ricoprire incarichi politici e la Segreteria ritorna a tre componenti con cooptazioni che provocano dissapori e dissidi interni. La Segreteria è formata da un Segretario generale (Giuseppe Angelini e poi Giuseppe Chiappini), un responsabile dell'organizzazione (Elmo Del Bianco) e uno dell'amministrazione (Silvio Gentili). A Nino Gabbani viene affidato l'Ufficio vertenze. Il III Congresso dell'ottobre 1952, che si svolge in un clima di grande tensione sociale con le lotte dei minatori di Perticara, degli operai della Montecatini e le manifestazioni dei mezzadri, è preceduto dal III Congresso della Federmezzadri che si conferma come la categoria più importante, con oltre 29.000 iscritti e 390 leghe di frazione e contrada. Ma il declino della Federmezzadri inizia negli anni immediatamente successivi e il V Congresso del 1957 presenta dati preoccupanti: gli iscritti scendono a 27000 e l'abbandono delle campagne fanno perdere alla Federmezzadri 117 capilega e 200 componenti dei Comitati direttivi di lega. La fine degli anni Cinquanta registra un momento critico per la Cgil, Giacomo Mombello, che era stato eletto Segretario al IV Congresso del 1956, nella relazione presentata al V Congresso del 19-20 marzo 1960, presenta i dati della crisi: il calo degli addetti in agricoltura, la chiusura e la contrazione delle principali attività industriali (le filande, le miniere, la fonderia di Pesaro). La fine degli anni Sessanta è segnata da profondi cambiamenti, il settore del legno vede aumentare gli addetti a scapito dei lavoratori dell'agricoltura crollati in pochi anni così come gli edili e la Camera del lavoro è costretta ad analizzare i motivi politici e organizzativi della crisi. Aldo Bianchi nel 1966 si chiede: il nostro movimento, lo stato organizzativo delle nostre organizzazioni ai diversi livelli, la preparazione del nostro quadro dirigente sono adeguate e quindi all'altezza per affrontare con cognizione di causa tutti questi nuovi problemi nelle fabbriche, nelle campagne e negli uffici?.
Dopo il Sessantotto giovani operai e studenti si avvicinano al sindacato e oltre alle rivendicazioni salariali e alla difesa del posto di lavoro entrano a far parte dei compiti del sindacato anche la pace, il disarmo completo e controllato e lo sviluppo economico e sociale dell'intera umanità.
Con il Convegno di Montesilvano del novembre 1979, viene avviata la ristrutturazione dell'organizzazione della CGIL; nel X congresso nazionale del 1981 vengono mantenuti i livelli territoriali nazionale e regionale, mentre la struttura confederale, che aveva competenze sul territorio provinciale, viene sostituita dalla struttura territoriale con un ambito di azione comprensoriale. Il Congresso della Camera del lavoro, tenuto a Urbino il 29, 30 giugno e 1 luglio 1981, è quindi il I Congresso della Camera del lavoro territoriale di Pesaro. La provincia viene divisa in due comprensori: Pesaro e Fano, Pesaro a sua volta è suddiviso in due zone (Pesaro, Urbino) e comprende altre 4 Cdl (Gabicce, Novafeltria, Macerata Feltria, Urbania). L'intero comprensorio di Pesaro comprende 40 comuni, 3 Comunità montane (Alto e medio Metauro, Montefeltro, Alta Val Marecchia), oltre 15.676 iscritti attivi e 10.232 pensionati e presenta nella zona di Pesaro un'accentuata industrializzazione in particolare legno, metalmeccanica, edilizia; nella zona di Urbino invece è molto diffuso il lavoro nero e a domicilio per via delle industrie piccole e artigianali.

Archival history

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Content and structure area

Scope and content

Il Fondo della Camera del lavoro di Pesaro e Urbino si articola in 8 Serie:
la prima: Organi direttivi (1946 - 1996) comprende 98 fascicoli prodotti dai massimi organi deliberanti della Cgil: Congresso e Comitato direttivo. Il Congresso è il massimo organo deliberante convocato di norma ogni quattro anni, definisce gli orientamenti generali della Cgil che devono essere seguiti da tutte le organizzazioni confederate, elegge il Comitato direttivo il quale diventa il massimo organo deliberante della Cgil tra un Congresso e l'altro. I materiali congressuali più rilevanti presenti sono i verbali, le relazioni del segretario, le mozioni conclusive, gli elenchi dei componenti del Comitato direttivo e dei delegati, della Commissione verifica poteri, della Commissione dei sindaci revisori e della Commissione elettorale. Va detto che solo in tempi recenti il contenuto del fascicolo congressuale si è standardizzato, mentre per gli anni in oggetto riscontriamo molta eterogeneità. Infatti solo in alcuni fascicoli sono presenti anche le schede di voto, la corrispondenza (fra cui le comunicazioni relative alla convocazione), i verbali delle assemblee precongressuali e il regolamento del nazionale per lo svolgimento del Congresso.
Il Comitato direttivo è secondo lo Statuto, organo di direzione normale; eletto dal Congresso si riunisce ogni trimestre convocato dalla Segreteria generale o, in via straordinaria, dal Congresso. Elegge il Comitato esecutivo, la Segreteria e il Segretario generale. Risponde della sua attività al Congresso. La documentazione del Direttivo di Pesaro e Urbino è spesso conservata assieme a quella del Comitato Esecutivo, organo eletto dal Direttivo, con il compito di coadiuvare la Segreteria nell'applicazione delle decisioni. Questa commistione nelle carte potrebbe derivare dal fatto che nel corso degli anni le funzioni di Comitato direttivo e Comitato esecutivo si sono spesso sovrapposte: dal 1960 al 1965 l'Esecutivo nazionale assume le funzioni del Direttivo, per poi sparire dal 1965 al 1981 quando ricompare nel nuovo Statuto. Di entrambi gli organi si conservano risoluzioni e documenti conclusivi, interventi del Segretario, schede riepilogative di voto e, seppur con lacune, verbali. Con il Congresso del 2023 non compare più il Comitato direttivo e gli Organi deliberanti sono il Congresso e l’Assemblea generale.

La Serie Segreteria (1945-1996) conserva le carte prodotte dall'organo collegiale eletto dal Comitato direttivo, dal 2023 dall’Assemblea generale, al quale deve rendere conto dell' operato. La Segreteria che da Statuto ha funzioni sia esecutive che dirigenziali, si compone di un Segretario generale (rappresentante legale), un Segretario generale aggiunto (con funzioni di vicesegretario) e un numero variabile di segretari a cui viene affidato un incarico operativo. All'interno della Segreteria c'è una divisione di compiti secondo le competenze proprie della Camera del lavoro: la responsabilità giuridica di fronte a terzi, la direzione politica continuativa, la rappresentanza istituzionale, l'organizzazione dell'attività, l'attività sindacale vera e propria (contrattazione, confronto con enti locali), le questioni sociali. Le 820 unità archivistiche conservate dalla Segreteria rappresentano nel loro complesso le funzioni e l'attività di direzione e coordinamento dell'organizzazione sindacale.
La Serie è stata suddivisa in 12 sotto serie che corrispondono alle competenze e all’attività politica e sindacale. In primo luogo gli Atti e le direttive generali che raccolgono ordini del giorno, relazioni, comunicati stampa, verbali delle riunioni, individuate e in parte datate grazie agli appunti dei membri della segreteria, la scarsa presenza di verbali ci induce a supporre che la verbalizzazione non fosse una prassi consolidata. Fra gli Atti sono presenti documenti, comunicati, corrispondenza e circolari provinciali, regionali e nazionali frutto dell'attività politica e sindacale unitaria della "Federazione unitaria Cgil, Cisl, Uil" conservati dalla Segreteria della Cgil di Pesaro. L'attività unitaria, seppur conclusa ufficialmente nel 1984, è documentata dal 1973 fino al 1994. sono inoltre comprese anche carte relative alle Conferenze di organizzazione provinciali e materiale informativo e documentazione relativo alla Conferenza di organizzazione regionale del 1983 e del 1994 e della Conferenza nazionale del 1989.
Alcune carte contenute in origine in fascicoli miscellanei sono state raggruppate in base al contenuto per macro aree tematiche che di fatto rappresentano le deleghe dei membri della Segreteria; si tratta di corrispondenza dal nazionale, documentazione d'approfondimento, testi di legge che i Segretari hanno conservato su un determinato settore d'interesse e andrebbero considerati come degli embrionali Uffici o Dipartimenti.
L'attività di formazione dei quadri sindacali e di aggiornamento dei funzionari è confluita nella sotto serie “Formazione sindacale” che comprende comunicazioni, dispense e programma dei corsi dal 1955 al 1993.
La sotto serie “Mercato del lavoro” comprende corrispondenza, circolari, documentazione normativa conservata dal Dipartimento mercato del lavoro della Cgil di Pesaro.
La sotto serie “Formazione professionale” raccoglie corrispondenza e documentazione relativa ai corsi di formazione professionale in prevalenza con il Fondo sociale europeo (FSE).
“Economia e sviluppo” comprende documentazione conservata dalla Segreteria relativa alle politiche economiche, fiscali e dei settori produttivi.
In “Politiche sociali e sicurezza sui luoghi di lavoro” si conservano corrispondenza e documentazione normativa conservata dalla Segreteria relativa alle riforme previdenziali, politiche per il welfare e diritti del cittadino.
La sotto serie “Scuola e Università” comprende documentazione che riguarda le iniziative della Cgil su scuola, università, università della terza età.
In “Territorio e ambiente” troviamo documentazione sui temi di tutela dell'ambiente e del territorio.
La sotto serie “Convegni e seminari” comprende materiale informativo e documentario relativo ad incontri (Convegni, Seminari e Tavole rotonde) organizzati prevalentemente dalla Cgil dal 1962 al 1994.
La sotto serie “Miscellanea della Segreteria” comprende fascicoli conservati dai segretari con corrispondenza, documentazione informativa e normativa, appunti che riguardano sia l'attività del sindacato, sia questioni personali.
Nella sotto serie "Rassegna stampa" sono confluiti ritagli stampa, pagine di quotidiani e pubblicazioni di interesse soprattutto locale su vari argomenti.
Infine nella sotto serie "Archivio e biblioteca" sono stati raggruppate tutte le carte relative al progetto di costituzione, ordinamento, descrizione e valorizzazione della documentazione oggetto dell'intervento realizzato alla fine degli anni Ottanta.

La terza Serie: Carteggio generale (1950 – 1995) è suddivisa in 4 sotto serie, nella prima è presente corrispondenza e circolari della Cdl di Pesaro conservate come miscellanee dalla Segreteria. La seconda comprende documentazione molto lacunosa in prevalenza corrispondenza della Segreteria e dell'Ufficio vertenze con le Camere del lavoro mandamentali della Provincia di Pesaro e Urbino dal 1952 al 1973. La terza riguarda corrispondenza della Camera del lavoro con gli Enti locali del territorio (Provincia, Comuni e Regione). La quarta infine comprende documentazione relativa alla rappresentazione sindacale all'interno di Comitati e Commissioni.

Nella quarta Serie troviamo il nucleo documentario che fa riferimento all'attività sindacale vera e propria: Attività sindacale (1946 - 1995) che è costituito dagli accordi, dalla contrattazione e da scioperi e manifestazioni suddivisa in 3 sotto serie, integrata con la documentazione presente nella sotto serie "Ufficio contratti e vertenze" che comprende il materiale documentario risultato dell'attività dell'Ufficio contratti e vertenze (contratti, accordi, verbali, intese, assieme alla documentazione normativa e di supporto all'attività sindacale) dal 1946 al 1975.

La quinta Serie conserva documenti sul Coordinamento femminile (1960-1992).

La sesta Serie: Organizzazione (1950-1997) comprende 84 fascicoli conservati dai Segretari organizzativi nell'espletamento della loro attività di pianificazione, progettazione e organizzazione sindacale, in particolare del tesseramento, canalizzazione, analisi dell'andamento dei servizi, la pianificazione e progettazione delle attività, le modifiche del Regolamento Cgil. Mancano invece i documenti relativi all'organizzazione di scioperi, manifestazioni, celebrazioni del I maggio, 8 marzo e 25 aprile conservati in Segreteria, sotto serie "Manifestazioni e scioperi" perché riguardanti azioni politiche piuttosto che questioni logistico-organizzative.

La Serie Amministrazione e bilanci (1955-1993) raccoglie 30 unità archivistiche relative principalmente ai bilanci che testimoniano solo in minima parte l'attività dell'Ufficio amministrazione, una consistente parte è ancora conservata presso l'ufficio e non inclusa nel riordino perché non ha esaurito ancora la funzione di supporto all'attività corrente.

Infine l’ottava Serie: Manifesti (1980 – 2021) documenta l’attività di comunicazione della Cgil attraverso i manifesti prodotti e conservati dalla Segreteria e dalle Categorie. Tutti i manifesti descritti sono stati digitalizzati.

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      Publication note

      Uomini e donne nella Cgil: 50 anni della camera del lavoro di Pesaro, Ancona: Cgil Pesaro, 1996.
      Dizionario biografico del movimento sindacale nelle Marche, 1900-1970, a cura di Massimo Papini e R. Giulianelli, Roma: Ediesse, 2006.
      Il lavoro nelle Marche: aspetti e testimonianze nel Novecento, a cura di Luca Gorgolini, Bologna: Bononia University Press, 2006.
      Cgil provinciale di Pesaro e Urbino; Iscop, Lavoro diritti memoria. La Camera del lavoro della provincia di Pesaro e Urbino dalle origini ai primi anni '70, Pesaro: Metauro edizioni, 2007.

      Notes area

      Note

      La denominazione CGIL Camera del lavoro territoriale di Pesaro è stata adottata con la registrazione dell'atto costitutivo del 15 dicembre 1998.

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