Comune di Montalto delle Marche

Area dell'identificazione

Tipo di entità

Ente

Forma autorizzata del nome

Comune di Montalto delle Marche

Forma(e) parallele di nome

    Forme normalizzate del nome in conformità ad altre regole

      Altra(e) forma(e) di nome

        Codice identificativo dell'ente

        Area della descrizione

        Date di esistenza

        Storia

        Come molti comuni dell’entroterra marchigiano, Montalto vanta testimonianze relative alla presenza dell’uomo addirittura risalenti al periodo Neolitico, diversi insediamenti abitativi di epoca romana, protostorica e medievale. Nell’alto medioevo Montalto acquisisce una sua propria identità dalla fusione di cinque piccoli castelli, Monte Patrizio, La Rocca, Montaltello, San Giorgio e San Lorenzo, avvenuta intorno al IX secolo e non dipende da nessuna diocesi. Sono i monaci farfensi, insediatisi sul Matenano, che hanno giurisdizione su Montalto fino al 1300 quando diventa libero comune e nel 1320 la comunità fa redigere il primo Catasto, strumento molto utile per ricostruire la vita della popolazione all’epoca. Dopo aver subito l'occupazione di Francesco Sforza nella prima metà del quattrocento Montalto subì un terribile saccheggio nel 1518 dalle truppe di Francesco Maria Della Rovere duca di Urbino in guerra con il papa Leone X Medici. Nel 1585 fu eletto al soglio pontificio Felice Peretti, montaltese, che nel dicembre 1586 elevò Montalto a città vescovile e capoluogo di un’ampia circoscrizione amministrativa, il Presidato comprendente i comuni di Patrignone, Porchia, Montedinove, S. Vittoria, Castignano, Offida, Cossignano, Ripatransone, Rotella, Montefiore, Montegallo, Montelparo, Force. Il Presidato rimase attivo fino all'arrivo dei francesi nel 1798 quando Montalto fu capo cantone del Distretto del Dipartimento del Tronto, mentre con la Restaurazione entrò a far parte della Delegazione di Ascoli, Distretto di Montalto, come comune residenza di Governatore. Infine con l'Unità d'Italia rimase all'interno della provincia di Ascoli Piceno come capoluogo di mandamento e nel 1867 ottenne l'annessione dei Comuni di Patrignone e Porchia.

        Luoghi

        Stato legale

        Funzioni, occupazioni, attività

        Mandato/Fonti autoritative

        Articolazioni interne/Genealogia

        Contesto generale

        Area delle relazioni

        Area dei punti di accesso

        Punti d'accesso per soggetto

        Punti d'accesso per luogo

        Occupazioni

        Area del controllo

        Identificatore del record di Autorità

        Codice identificativo dell'istituto conservatore

        Norme e convenzioni utilizzate

        Stato

        Livello di completezza

        Date di creazione, revisione, cancellazione

        Lingue

          Scritture

            Fonti

            Note di manutenzione