Area dell'identificazione
Tipo di entità
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Altra(e) forma(e) di nome
Codice identificativo dell'ente
Area della descrizione
Date di esistenza
Storia
Domenico Ciufoli nato a Cantiano il 3 luglio 1898, è stato fra i fondatori del Partito Comunista d'Italia. Ciufoli apparteneva a una famiglia di piccoli proprietari terrieri costretti spesso, dalla povertà dei proventi della propria terra, al lavoro stagionale dei taglialegna. Manovale nelle officine siderurgiche a Kuntauge, in Lorena, lascia il lavoro allo scoppio della Prima guerra mondiale e, tornato in Italia, inizia a lavorare come boscaiolo. Non era iscritto a nessun partito pur appartenendo alla Gioventù socialista. Nel 1921 viene inviato a Livorno per il congresso del Partito Socialista Italiano, ma insieme ad Amadeo Bordiga, Antonio Gramsci, Pietro Secchia, Umberto Terracini e Mauro Scoccimarro abbandona il Congresso e si riunisce al Teatro Ariston per fondare il Partito Comunista d'Italia. Successivamente aderisce al Partito Comunista Italiano. L’avvento di Benito Mussolini al governo segna per gli antifascisti l’inizio di lunghi anni di difficoltà. Nel 1921 sposa Adele Bei e, tra i molti che scelsero l’esilio, ci furono anche i coniugi Ciufoli che, alla fine del 1923, abbandonarono l’Italia per recarsi in Belgio, dove nel giugno 1924 nasce la prima figlia, Angela, trasferiti poi in Lussemburgo, nel dicembre 1926 nasce Ferrero. Si trasferiscono poi in Francia (prima a Marsiglia e poi a Parigi). Domenico Ciufoli lavora in fabbrica e in miniera, ma sempre più intenso era il suo impegno nel Partito comunista, che anche all’estero operava in clandestinità. In Belgio divenne a Bruxelles redattore del foglio "Il riscatto". Passato in Lussemburgo ed espulso per la sua attività politica, Ciufoli si trasferisce a Marsiglia, dove diresse altri periodici antifascisti. Rientra più volte clandestinamente in Italia per organizzare la lotta antifascista. Nel 1931 è chiamato a far parte del Comitato centrale del Partito Comunista. Segretario dei Gruppi comunisti italiani in Francia, Ciufoli è delegato al VII Congresso dell'Internazionale comunista. Allo scoppio della seconda guerra mondiale viene arrestato a Parigi e condannato dal Tribunale militare a 4 anni di reclusione. Deportato dai tedeschi nel lager di Buchenwald nel gennaio 1944, l'antifascista italiano è stato tra i dirigenti dell'organizzazione clandestina di resistenza all'interno di quel campo, ne presiede il comitato di liberazione e fu tra gli animatori dell'insurrezione armata dei deportati superstiti, che si liberarono prima ancora dell'arrivo delle truppe anglo-americane. Componente della Consulta Nazionale dal 25 aprile 1945 al 2 giugno 1946 insieme con la moglie Adele Bei, fu anche deputato nella I legislatura.
Luoghi
Cantiano (luogo di nascita)
Bruxelles, Parigi, Marsiglia, Roma (luogo di lavoro)
Buchenwald (luogo di detenzione
Stato legale
Funzioni, occupazioni, attività
Mandato/Fonti autoritative
Articolazioni interne/Genealogia
Contesto generale
Area delle relazioni
Entità collegata
Identifier of related entity
Categoria della relazione
Tipo di relazione
Date della relazione
Descrizione della relazione
Area dei punti di accesso
Punti d'accesso per soggetto
Punti d'accesso per luogo
Occupazioni
Area del controllo
Identificatore del record di Autorità
Codice identificativo dell'istituto conservatore
Norme e convenzioni utilizzate
Stato
Livello di completezza
Date di creazione, revisione, cancellazione
12 aprile 2019
Lingue
- italiano
Scritture
Fonti
Ciufoli, Domenico in https://it.wikipedia.org/wiki/Domenico_Ciufoli; Ciufoli, Domenico in Unomini e donne della Resistenza: http://www.anpi.it/donne-e-uomini/375/domenico-ciufoli.
Note di manutenzione
Creazione: Memorie di Marca 12 aprile 2019
Compilazione: Anna Della Fornace 12 aprile 2019