Convocazioni di riunioni, assemblee e attivi delle Sezioni di Mondavio, San Michele, Barchi, Orciano, San Giorgio di Pesaro, Piagge, Tavernelle, Calcinelli, Calmazzo, Montefelcino, Ponte degli alberi. Il fascicolo comprende elenchi attivisti divisi per sezioni e dati riassuntivi del questionario sui giovani di San Michele al fiume [s.d.]. Il fascicolo conserva infine "L'Unità" dell'11 gennaio 1976.
Testo dattiloscritto "Appunti per le assemblee dei mezzadri" e testo in copia non firmato, dell'accordo per tutti i poderi della provincia di Pesaro e Urbino a decorrere dal 1 gen. 1970.
Verbale presentato al VI Congresso delle assemblee precongressuali con i dati relativi alle assemblee e ai delegati.
Schema con ordine del giorno per le assemblee delle Sezioni a seguito dell'arresto di sei partigiani di Schieti. Si segnala la relazione sull'azione della squadra GAP del luglio 1944 a Schieti (Urbino).
Relazione e documentazione dell’Assessorato allo sviluppo economico dell’Amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino, regolamento per la concessione di contributi piccole imprese, piano della viabilità.
Richieste di sussidi e indumenti inoltrate da partigiani e reduci, elenchi e documentazione attestante le condizioni di povertà. Si segnala la relazione del 6 marzo 1945 sull'attività assistenziale svolta.
L'Anpi nei primi mesi dalla sua costituzione è da subito parte attiva a sostegno dei partigiani di qualsiasi parte politica senza distinzione fra la provenienza civile o militare. Nel documento programmatico, del settembre 1944, in cui l'Anpi definisce gli scopi dell'Associazione vengono indicati come obiettivi: il reinserimento nella vita civile, la ricerca del lavoro e di alloggi, le cure per i mutilati e gli invalidi, il recupero della scolarizzazione per i partigiani e per i figli dei caduti, il riconoscimento del servizio militare e delle onorificenze ai combattenti. Con il Decreto legge n. 110 del 1 marzo 1945 viene costituito l'Alto Commissariato per i reduci per provvedere all'assistenza morale e materiale, al reinserimento nel contesto sociale e professionale dei militari, ex internati e patrioti, e nello specifico all'Art. 5 si prevede che le azioni previste dal Decreto legge vengano svolte a mezzo dell'Associazione nazionale combattenti, dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (ANPI) e delle altre istituzioni ed enti esistenti, secondo le rispettive competenze.
Fra le opere assistenziali promosse dal Comitato provinciale dell'ANPI si segnala l’istituzione di cinque mense popolari attive sul territorio e, tra le iniziative a carattere assistenziale, lotterie e pesche di beneficenza che con il loro ricavato finanziavano gli aiuti alle famiglie più bisognose. Di particolare importanza è la gestione del Collegio Convitto "Raffaello" di Urbino a favore degli orfani di guerra, la cui storia si ricostruisce dalla corrispondenza: sin dal settembre del 1946 prot. n. 1558 l'ANPI fa richiesta al Sindaco di Urbino e al Presidente del Consiglio di Amministrazione del Collegio Raffaello della gestione dei locali adibiti ad alloggio di truppe polacche. Il Collegio era una struttura idonea ad ospitare tale opera perchè costruito agli inizi del XVIII secolo per volontà di Papa Clemente XI per ospitare i Padri Scolopi che mantennero la gestione del Collegio fino alla fine del XIX secolo. Nella lettera del 14 ottobre prot. n. 1608 si precisa che il progetto presentato all'Assistenza Post Bellica è un collegio e non un orfanotrofio che ospiterà un orfano per ogni famiglia colpita dalla guerra per portarlo dalle Scuole Elementari alla laurea a spese dello Stato; per gli altri giovani non orfani accettati nel collegio era prevista una retta comunque inferiore a quella degli altri collegi. Era previsto anche un periodo di ferie estive al mare. La convenzione per la gestione del Collegio venne stipulata il 6 luglio 1947. Quando il collegio inizia la propria attività ospita 130 ragazzi. La lettera del 2 maggio 1955 scritta dal Comitato Provinciale dell’ANPI al Senatore Egisto Cappellini ricostruisce tutti i nodi della vicenda perché dopo aver ottenuto la riapertura e la gestione del Collegio “Raffaello di Urbino”, diretto dal Sig. Marchetti Sergio, l’ANPI prendeva in gestione altri collegi il “Nolfi” di Fano e il “Nobile Collegio” di San Marino e poi altro collegio a Rimini (di cui però non si rintraccia il nome). La gestione finanziaria di questi collegi, in particolare del “Raffaello” è stata causa di fraintendimenti con il direttore Marchetti e di difficoltà economiche dovute alle spese di ristrutturazione del collegio sostenute dall’ANPI. Infatti gli aiuti economici promessi dal Ministero per l'Assistenza Post Bellica non arrivarono mai, data la soppressione del Ministero con d.leg. n. 27 del 14 febbraio 1947. Cosa che determinò una grave crisi economica per l'ANPI, tanto che nel luglio del 1951 Il Comitato Provinciale, presa in esame la situazione della gestione dei Collegi "Raffaello" di Urbino e di Fano, decide a voti unanimi di cedere ogni diritto sui due collegi al Signor Baiocchi Enzo revocando ogni convenzione in proposito. Per favorire l'occupazione e per dare una casa ai reduci viene inoltre costituita la Cooperativa edilizia "La Patriottica" nel 1955 e sciolta nel giugno 1960.
Elenco delle somme versate dall'Anpi alle famiglie dei patrioti.
Il fascicolo comprende documentazione sull'assistenza a partire dal dicembre 1944, con richieste e ricevute per la consegna di vestiario, ed elenchi dl materiale distribuito. A partire da 1945 si aggiunge corrispondenza protocollata, in prevalenza con la Prefettura, circolari e pubblicazioni con disposizioni dell'Amministrazione post bellica. Si segnala la documentazione relativa al Comitato "Per la salvezza dei bambini di Napoli". Si segnalano: le richieste dei partigiani in difficoltà; gli elenchi delle richieste; le ricevute scritte a mano dei sussidi (vestiario e cibo) ricevuti; elenco personale dell'Ospedale S. Salvatore di Pesaro in data 8 giugno 1945; una copia del "Bollettino dell'Assistenza Post- Bellica, anno II n. 8 del Dicembre 1946 con i riferimenti normativi e le comunicazioni varie.
Il fascicolo nominato "Recupero materiali". Comprende in prevalenza corrispondenza in entrata e in uscita del Comitato provinciale e circolari relative all'assistenza e alla ricollocazione nel mondo del lavoro dei partigiani con note e minute manoscritte.
La sotto serie comprende documentazione relativa l'attività assistenziale svolta nei primi anni del dopoguerra, in particolare sono presenti elenchi dei finanziamenti raccolti ed elenchi e rendicontazione della mensa del reduce, domande di lavoro e richieste di sussidio.