La Sottoserie contiene le schede cartacee ordinate alfabeticamente, con dati anagrafici e riferimenti all'attività prestata presso le formazioni partigiane e al riconoscimento della Commissione regionale, le rubriche con elenchi di partigiani, fogli matricolari di patrioti e partigiani. Alcune schede contengono foto e aggiornamenti successivi alla compilazione.
Schede personali dei partigiani riconosciuti ed elenchi relativi al tesseramento, si segnala un fascicolo relativo ai partigiani espulsi.
Documentazione relativa al progetto di costituzione, ordinamento, descrizione e valorizzazione delle carte storiche (del 1945-1975) della Cgil di Pesaro e Urbino operato da Anna Della Fornace dal 1987 al 1990 e le successive iniziative di valorizzazione.
L'Anpi nei primi mesi dalla sua costituzione è da subito parte attiva a sostegno dei partigiani di qualsiasi parte politica senza distinzione fra la provenienza civile o militare. Nel documento programmatico, del settembre 1944, in cui l'Anpi definisce gli scopi dell'Associazione vengono indicati come obiettivi: il reinserimento nella vita civile, la ricerca del lavoro e di alloggi, le cure per i mutilati e gli invalidi, il recupero della scolarizzazione per i partigiani e per i figli dei caduti, il riconoscimento del servizio militare e delle onorificenze ai combattenti. Con il Decreto legge n. 110 del 1 marzo 1945 viene costituito l'Alto Commissariato per i reduci per provvedere all'assistenza morale e materiale, al reinserimento nel contesto sociale e professionale dei militari, ex internati e patrioti, e nello specifico all'Art. 5 si prevede che le azioni previste dal Decreto legge vengano svolte a mezzo dell'Associazione nazionale combattenti, dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (ANPI) e delle altre istituzioni ed enti esistenti, secondo le rispettive competenze.
Fra le opere assistenziali promosse dal Comitato provinciale dell'ANPI si segnala l’istituzione di cinque mense popolari attive sul territorio e, tra le iniziative a carattere assistenziale, lotterie e pesche di beneficenza che con il loro ricavato finanziavano gli aiuti alle famiglie più bisognose. Di particolare importanza è la gestione del Collegio Convitto "Raffaello" di Urbino a favore degli orfani di guerra, la cui storia si ricostruisce dalla corrispondenza: sin dal settembre del 1946 prot. n. 1558 l'ANPI fa richiesta al Sindaco di Urbino e al Presidente del Consiglio di Amministrazione del Collegio Raffaello della gestione dei locali adibiti ad alloggio di truppe polacche. Il Collegio era una struttura idonea ad ospitare tale opera perchè costruito agli inizi del XVIII secolo per volontà di Papa Clemente XI per ospitare i Padri Scolopi che mantennero la gestione del Collegio fino alla fine del XIX secolo. Nella lettera del 14 ottobre prot. n. 1608 si precisa che il progetto presentato all'Assistenza Post Bellica è un collegio e non un orfanotrofio che ospiterà un orfano per ogni famiglia colpita dalla guerra per portarlo dalle Scuole Elementari alla laurea a spese dello Stato; per gli altri giovani non orfani accettati nel collegio era prevista una retta comunque inferiore a quella degli altri collegi. Era previsto anche un periodo di ferie estive al mare. La convenzione per la gestione del Collegio venne stipulata il 6 luglio 1947. Quando il collegio inizia la propria attività ospita 130 ragazzi. La lettera del 2 maggio 1955 scritta dal Comitato Provinciale dell’ANPI al Senatore Egisto Cappellini ricostruisce tutti i nodi della vicenda perché dopo aver ottenuto la riapertura e la gestione del Collegio “Raffaello di Urbino”, diretto dal Sig. Marchetti Sergio, l’ANPI prendeva in gestione altri collegi il “Nolfi” di Fano e il “Nobile Collegio” di San Marino e poi altro collegio a Rimini (di cui però non si rintraccia il nome). La gestione finanziaria di questi collegi, in particolare del “Raffaello” è stata causa di fraintendimenti con il direttore Marchetti e di difficoltà economiche dovute alle spese di ristrutturazione del collegio sostenute dall’ANPI. Infatti gli aiuti economici promessi dal Ministero per l'Assistenza Post Bellica non arrivarono mai, data la soppressione del Ministero con d.leg. n. 27 del 14 febbraio 1947. Cosa che determinò una grave crisi economica per l'ANPI, tanto che nel luglio del 1951 Il Comitato Provinciale, presa in esame la situazione della gestione dei Collegi "Raffaello" di Urbino e di Fano, decide a voti unanimi di cedere ogni diritto sui due collegi al Signor Baiocchi Enzo revocando ogni convenzione in proposito. Per favorire l'occupazione e per dare una casa ai reduci viene inoltre costituita la Cooperativa edilizia "La Patriottica" nel 1955 e sciolta nel giugno 1960.
La sotto serie comprende documentazione relativa l'attività assistenziale svolta nei primi anni del dopoguerra, in particolare sono presenti elenchi dei finanziamenti raccolti ed elenchi e rendicontazione della mensa del reduce, domande di lavoro e richieste di sussidio.
Nella sotto serie atti sono stati ricondotti documenti eterogenei che comprendono l'attività svolta dall'Anpi nel 1945 nell'ambito delle denunce e delle indagini su fascisti ed esponenti del Partito fascista repubblicano trasferiti al nord e documentazione relativa alle celebrazioni della Resistenza. Si segnala la presenza di elaborati scolastici anonimi anche con correzioni e valutazione e il testo dattiloscritto della commedia "La questione russa".
I documenti prodotti dalla Segreteria nell'esercizio delle sue funzioni direttive sono principalmente i verbali, ma la loro totale assenza, ci fa supporre che la verbalizzazione formale non fosse prassi comune e la testimonianza delle riunioni ci è data dagli appunti, dalle convocazioni e dagli ordini del giorno.
La Serie comprende carte conservate dai membri della Segreteria relative agli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta che erano state oggetto di una prima schedatura e ordinate cronologicamente nel lavoro di riordino dell'Archivio della fine degli anni Ottanta. I fascicoli contengono soprattutto documentazione normativa, appunti e corrispondenza. per gli anni Cinquanta si segnala documentazione relativa alla compravendita di beni mobili delle organizzazioni fasciste soppresse (corrispondenza, sentenza ed elenchi dei beni).
Sono presenti anche circolari, piani di lavoro e documenti del Comitato regionale e della Segreteria nazionale. Per gli anni Sessanta si segnala la documentazione sullo sviluppo economico della Regione, della Provincia di Pesaro e Urbino e del Comune di Pesaro, sul Comitato Gescal, sulla riforma delle pensioni e sulla riforma sanitaria. Per gli anni Settanta sono comprese carte e documentazione relativa alla attività unitaria della Federazione Cgil, Cisl e Uil, la serie comprende inoltre documentazione delle Conferenze di organizzazione.
La sottoserie raccoglie documenti relativi all'attività svolta dalla Presidenza e dalla Segreteria e riguardano vari argomenti con corrispondenza, documentazione, appunti, inerenti le attività svolte negli anni Cinquanta e Sessanta, di assistenza dei partigiani, reduci, orfani, anche attraverso cooperative di lavoro (vedi Istituto di vigilanza notturna “La Stella”). Ampio spazio ha la documentazione riguardante l’attività programmatica e organizzativa dell’ANPI provinciale, e ai rapporti con l’Istituto pesarese per la Storia del Movimento di Liberazione.
La serie comprende anche documentazione di altri soggetti produttori fra la quale è significativa la presenza di carte, di cui non si conosce la provenienza, della Direzione protezione anti aerea del Ministero degli Interni, della Provincia di Pesaro e Urbino, della Reale Prefettura di Pesaro e Urbino e del 62. Corpo dei Vigili del fuoco di Pesaro relativa agli allarmi e ai bombardamenti nel periodo da Gennaio 1943 al Giugno 1944. Fra la documentazione più antica si segnala la documentazione clandestina del "Fronte della Gioventù" del periodo da gennaio a settembre 1944.
La sotto serie comprende documenti sull’attività ricreativa svolta dalla Sezione, in particolare si segnala la manifestazione ciclistica "Coppa Giannino Di Santi" organizzata per la celebrazione della Liberazione di Fano nel 1947 e la ricca documentazione relativa al Carnevale di Fano per le edizioni dal 1952 al 1979 con l'accordo firmato in data 22 gennaio 1951, fra le associazioni combattentistiche per la ripartizione del servizio di vendita dei biglietti e di vigilanza alle chiusure per il corso mascherato.
La sottoserie comprende corrispondenza, documentazione, fotografie riguardanti tutte le attività ricreative e sportive che l’ANPI provinciale proponeva attraverso il Circolo sportivo, le CRAL (Circoli ricreativi assistenziali dei lavoratori) presenti in molti comuni della Provincia. Si segnala la documentazione inerente la gestione del Cinema Arena da parte del Comitato provinciale e il Circolo Bruno Lugli.